“Ci parlano anche da fermi”. Così Aldo Bakker,  ha definito i suoi oggetti per la tavola e sedute, dove l’unica differenza fra arte e design è nella funzioneEmblematico, come sempre, nel suo minuzioso lavoro sulla materia e sulle forme è il sottile gioco d’equilibrio, l’invito a compiere gesti naturali ma inconsueti. Come accade con le nuove caraffe “Alineto” e “Chalice”, commissionate da Sèvres, la seduta “Swing” in acero trattato con sulfato di ferro o la brocca “Pivot”, che apre la bocca solo a una certa inclinazione.

Un senso innato per le linee curve, organiche e sensuali, declinate in un vocabolario di materie nobili come il frassino, la ceramica, l’argento e la lacca. I sensi sono al centro dell’esperienza di questi oggetti, poiché il peso, il tocco e il tempo che richiedono per essere realizzati fanno parte integrante della loro identità.

Evidenti nella loro semplicità e funzionalità, propongono nuovi modi di usare oggetti di uso comune, facendo vivere la materia e le forme oltre il loro uso. Silhouette fluide, senza tempo, che palpitano anche quando non utilizzate, come piccole sculture, grazie all’uso di tecniche antiche come la laccatura giapponese Urushi.

 

Fonte: http://trendvisions.lancia.it/it/article/aldo-bakker-e-la-forma-senza-tempo/artdesign

 

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